Giorno della Memoria, 27 gennaio 2025

 Con legge 20 luglio 2000, il Parlamento italiano ha istituito il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, fissandone la ricorrenza nel giorno 27 gennaio di ogni anno, proprio in considerazione della data di abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz..

Anche l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, attraverso la Risoluzione adottata nel novembre 2005, ha previsto che il 27 gennaio fosse celebrata la “Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto”, esortando gli Stati Membri a sviluppare programmi educativi per infondere il ricordo di quella tragedia nelle generazioni future e nella memoria collettiva.

La celebrazione del Giorno della Memoria, secondo la legge 20 luglio 2000, mira dunque, a distanza di ottanta anni dall'abbattimento dei cancelli dei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, a preservare il ricordo della “Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”, in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa in modo che simili eventi non possano mai più accadere.

 Con legge 20 luglio 2000, il Parlamento italiano ha istituito il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, fissandone la ricorrenza nel giorno 27 gennaio di ogni anno, proprio in considerazione della data di abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz.

Il Ministero dell’istruzione e del merito è da anni impegnato nel mantenere vivo il ricordo su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, attraverso incontri, momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, attività di formazione e adozione di bandi di concorso, affinché, alla luce della piena conoscenza degli eventi storici, le giovani generazioni possano interiorizzarne il valore anche ai fini della “costruzione” della propria coscienza sociale.

 Tenuto conto dell’alta rilevanza del tema in argomento e considerata la sensibilità da sempre dimostrata nei confronti della tematica, sono favorite, in prossimità del 27 gennaio, la più ampia diffusione delle iniziative di studio, formazione e sensibilizzazione fra gli studenti anche nell’ottica di una prosecuzione delle azioni e delle attività didattiche nel prosieguo dell’anno scolastico.